Alessandro Romano è uno scultore nato a Roma il 26 luglio 1944, artista di prestigio internazionale. Educato nella bottega d’arte secondo la gloriosa tradizione italiana, dopo un esordio in pittura, ha espresso nella scultura il suo talento figurativo, con risultati di straordinaria forza plastica e dinamica. Nel suo lavoro l’ispirazione mitologica e quella religiosa si coniugano con le inquietudini della modernità, dando vita a una forma classica e insieme nuova, impressionante per movimento e misura.
Attualmente alcune delle ultime opere di Alessandro Romano sono visibili nella mostra di Arte Contemporanea che è in corso a Marina di Pietrasanta che si protrarrà fino a tutto il mese di ottobre.
Nel primo degli eventi internazionali che vedono il Maestro impegnato nei prossimi anni, L’ ART EXPO di NEW YORK tenuto al PIER 94 nello scorso mese di aprile. Alessandro Romano è stato assegnato il premio quale “MIGLIORE SCULTORE” in assoluto, tra tutti gli artisti e le gallerie che hanno partecipato alla manifestazione del 2017.
Attualmente è in fase di collocazione nel Tesoro della Basilica di San Pietro in Vaticano, l’opera denominata “ La Croce Spezzata“ appena realizzata dal Maestro.
Una nuova icona della crocifissione davanti alla quale non si riesce a rimanere indifferenti, un’opera che fa emergere tutta la sofferenza e il dolore che Gesù Cristo subì con questa terribile morte.
Questa è anche la scultura che ha dato inizio a un grande progetto che vede la creazione di una serie di sculture di tre metri. Opere dedicate alla “Via Dolorosa” con le quali si racconta per immagini la storia di Gesù dai Getsemani alla Resurrezione. Una grande opera di cui sono appena terminati i bozzetti in terracotta.
Le immagini di questi bozzetti sono stati scelti dai vertici del Vaticano quali moderne icone della sofferenza di Gesù Cristo e trasmesse in mondo-visione nella ultima Via Crucis guidata da Papa Francesco nel 2017.
Per la FAO e il Ministero della Salute Italiano, in occasione della “Eradicazione della Peste Bovina”, ha creato una stele in bronzo. Nell’opera si illustra il percorso che ha portato a questa straordinaria vittoria. Un esempio straordinario dell’importanza che ha una serena, lucida e lungimirante collaborazione tra i popoli per tentare di risolvere i mali che affliggono l’umanità.
Per la società Dante Alighieri di Reggio Emilia, ha realizzato un monumento dedicato alle “Maestrine d’Italia”. Donne straordinarie che hanno contribuito con l’insegnamento costante e determinato, alla vera e misconosciuta storia sulla unità d’Italia. A volte anche a costo della propria vita.
In occasione della ricorrenza del quattrocentesimo anniversario della morte di “S. Camillo de Lellis”, il Maestro vince il concorso per la realizzazione del nuovo monumento per le reliquie del Santo. La propria croce piegata come un sostegno per aiutare il prossimo è la strada che porta alla realizzazione dell’opera. Due gruppi scultorei che incarnano i carismi del santo posti alla base dove si trova l’urna con le reliquie, sostengono un arcobaleno di luce composto dalle croci piegate. Si tratta di un esempio eloquente che ci indica la strada per salvezza. Oggi, l’opera è visibile nella chiesa della Maddalena al Pantheon di Roma.
Per l’editore Vydia, nella ricorrenza del bimillenario della nascita di San Paolo, il Maestro ha illustrato un prestigioso volume, “Paulus” a tiratura limitata. Si tratta di una grande opera dedicato all’Apostolo delle Genti. Venticinque tavole, nelle quali sono raffigurati i momenti salienti della vita e della predicazione di questo straordinario Santo. Sulla prima di copertina, un bassorilievo in bronzo dorato nel quale Alessandro Romano, ha stigmatizzato ciò che avvenne sulla via di Damasco.
L’anno 2004 segna uno straordinario momento, nella vita artistica del maestro Alessandro Romano. E’ infatti in questa data che gli viene commissionata la realizzazione di quattro sculture monumentali in marmo bianco di Carrara, alte circa sei metri, dedicate a quattro Santi dell’età moderna. Una volta realizzate tutte le opere verranno collocate nelle nicchie michelangiolesche della Basilica Papale di San Pietro in Vaticano. Per ogni collocazione è stata organizzata una cerimonia con la relativa benedizione delle opere.
Santa Teresa Jornet Ibars è nella nicchia numero dieci, esterna all’abside della Basilica di S. Pietro. È stata benedetta da S.S. San Giovanni Paolo II nel 2004. Con la mano sinistra la santa invita l’uomo verso la croce e con il braccio destro dà un appoggio alla donna zoppicante.
Nella nicchia numero undici è collocata Santa Genoveffa Torres Morales. Una donna straordinaria che nonostante la sua infermità, non ebbe paura di immergersi nel cattivo odore della povertà più grave, per aiutare le donne anziane in difficoltà.
Nella nicchia numero tredici ci si imbatte in San Giuseppe Manyanet, che incarna la parabola della santa famiglia.
Infine, nel 2008, la statua nella nicchia numero diciassette Don Orione. Il piccolo santo che aveva nel suo quotidiano l’impossibile. Pane e vangelo aveva l’abitudine di dire, al resto pensa il Signore.
La benedizione per ogni una delle tre opere è di S.S. Papa Emerito Benedetto XVI.
Per questo straordinario lavoro Alessandro Romano fu invitato a rappresentare, quale miglior scultore contemporaneo, lo Stato Vaticano alla “The 18th China Changchun International Sculpture Symposium”.
Per la Pasqua dell’Anno Santo 2001, ha realizzato un grande “Cero pasquale” in bronzo policromo per la chiesa di Pietramontecorvino: circondato da una mandorla di luce il Santo Sepolcro, ormai vuoto per l’avvenuta resurrezione di Nostro Signore, invita ad esultare per questo straordinario evento.
In occasione del grande Giubileo dedicato ai catechisti ed agli insegnanti di religione, il 10 dicembre 2000, nell’Aula Paolo VI, ha tenuto, invitato dalla Santa Sede, un intervento testimonianza sull’Arte Sacra contemporanea.
Alessandro Romano è anche autore di altre importanti opere di Arte Sacra quali amboni, tabernacoli, via Crucis ed altro, collocati all’interno ed all’esterno di chiese ed istituti ecclesiastici.
Per la collana denominata “I Testi della Coscienza” (Art’è ed.), ha illustrato le “Confessioni” di S.Agostino, con il commento del professore Vincenzo Cappelletti.
Particolare importanza rivestono nella produzione d’Arte Sacra del Maestro le realizzazioni di portali per chiese e basiliche. Per queste opere Alessandro Romano, prediligendo grandi scene unitarie, entra ogni volta profondamente nel tema teologico sì da raggiungere sempre risultati straordinari per contenuti ed immagini.
Per conto della Diocesi di Piano di Sorrento, ha realizzato il gran trittico di portali di bronzo policromo “Janua MM” dedicato alla SS. Trinità. Lo sguardo parte dagli Arcangeli delle porte laterali per proseguire poi attraverso tutti i cori pulsanti degli angeli, fino a raggiunge, nel portone centrale, la fonte della Grazia Trinitaria.
Per l’Ordine dei Benedettini nel mese d’agosto sempre dell’anno 2000 collocava, dopo aver ristrutturato la piazza, una grande scultura di bronzo policromo dedicata a “S. Benedetto”. un monumento che coglie il Santo diciannovenne in atteggiamento profetico verso il Sacro Speco investito dal vento della Grazia.
Ad Alessandro Romano si devono opere come “Amore sacro e Amore profano” ad Anversa; il monumento dedicato a “Falcone e Borsellino”, “Resurrezione”, a Caltanissetta; una grande fontana dedicata ai ” segni dello zodiaco” a Torrenova; le allegorie, “La nascita”, “La vita” e “La morte” a Rodi, il grande monumento dedicato a “don Sturzo” a Caltagirone.
Particolare menzione merita la monumentale opera di bronzo policromo ispirata al celebre mito dell’Iliade, “lo Scudo d’Achille”, acquisito dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma per il palazzo del Quirinale.
Le sue opere figurano nelle più importanti collezioni pubbliche e private negli Stati Uniti e in Europa.
Tra i monumenti realizzati vanno ricordati: “la Sirena”, una scultura di bronzo policromo collocata al centro dell’omonima fontana sita nella piazza principale di Maratea.”Icaro”, una grande scultura dedicata alla libertà, collocata nel centro storico di Piombino. “Mercurio”, un bronzo policromo collocato nella città giudiziaria di Roma, a Piazzale Clodio.
Per terminare questa biografia va ricordata la grande “Medusa“ una grande testa che raffigura il grande personaggio mitologico appena decapitata. Il grande bronzo di mt. 3,50 fa parte di una prestigiosa collezione a Montecarlo.